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Farmaci e spese sanitarie: detraibilità 2023

Sintesi in 100 parole

La spesa per acquistare medicinali e dispositivi sanitari può essere detraibile dal reddito imponibile, ottenendo così un rimborso fiscale del 19%. Tuttavia, non tutti i prodotti in vendita nelle farmacie sono detraibili, ma solo quelli che riportano la dicitura “med.” o “f.co.”, il codice AIC, la scritta “ticket” o la sigla SOP o OTC. Anche i dispositivi medici, le preparazioni galeniche, gli alimenti per fini medici speciali e i medicinali fitoterapici detenuti dall'AIFA sono detraibili. È necessario conservare le ricevute d'acquisto parlanti per poter richiedere l'agevolazione fiscale, che è valida solo per spese superiori a 129,11 euro l'anno.

Farmaci e spese sanitarie: detraibilità 2023

Prestazioni mediche e farmaci sono detraibili dalle tasse. Vediamo come si può richiedere l’agevolazione e se è valida su tutte le spese sanitarie

L’acquisto di medicine può rappresentare una spesa consistente nel bilancio familiare, per fortuna molti farmaci sono detraibili dalle tasse. La deducibilità fiscale permette ai contribuenti di ricevere indietro una parte del denaro speso per comprare medicine e dispositivi sanitari. 

Ci sono però alcune indicazioni precise da seguire e non tutto ciò che viene venduto in farmacia è soggetto all’agevolazione. Ad esempio, un parafarmaco è detraibile? Scopriamolo insieme e capiamo come funziona la detraibilità dei farmaci, in che modo richiederla e su quali medicine è valida. 

Come funziona la detrazione dei medicinali

Le spese sostenute per comprare le medicine danno diritto ad una detrazione del 19% sulle tasse. La regola è valida solo per importi superiori a 129,11 euro, in un anno. Se le spese sono inferiori a tale cifra, non è possibile ricevere l’agevolazione fiscale. 

La somma deducibile viene verificata tramite la dichiarazione dei redditi e può essere scaricata sia per le spese personali, che per quelle sostenute per i familiari a carico. Si ha diritto alla detrazione soltanto presentando gli scontrini della farmacia detraibili. In particolare, è necessario che tali ricevute d’acquisto siano parlanti. 

Significa che, ai fini dell’agevolazione fiscale, sono validi soltanto i documenti d’acquisto che riportano diciture precise. Ogni scontrino parlante deve specificare la natura e la quantità dei beni acquistati, il codice dei farmaci detraibili e il codice fiscale del contribuente o di un’altra persona a suo carico. 

Fai quindi attenzione a non perdere nessuna ricevuta dei tuoi medicinali. Dopo ogni acquisto, può essere di aiuto riporle subito in un unico posto. In questo modo, quando dovrai presentare la dichiarazione dei redditi, ti sarà molto più facile trovarle. 

Quali farmaci danno diritto alla detrazione fiscale?

La detrazione fiscale sui farmaci non può essere richiesta per tutti i prodotti farmaceutici. È proprio qui che entra in gioco lo scontrino parlante, grazie al quale è più semplice verificare la natura della merce acquistata. Ecco cosa si può detrarre dalle tasse:

  • Prodotti con la sigla med. oppure f.co;
  • Medicine con il codice AIC di autorizzazione all’immissione in commercio, utilizzato per tutelare la privacy del contribuente. Invece del nome del prodotto, viene infatti stampato sullo scontrino un codice a barre che identifica il farmaco, senza riportarne il nome;
  • Prodotti con la dicitura ticket, che indica una medicina dispensata dal Sistema Sanitario Nazionale;
  • Farmaci omeopatici;
  • Medicinali classificati come SOP e OTC. Nello specifico, la sigla SOP identifica i prodotti che non necessitano di prescrizione medica. I farmaci OTC sono invece quelli più comunemente noti come farmaci da banco, detraibili quindi al 19%;
  • Preparazioni galeniche, cioè quei medicinali preparati direttamente dal farmacista seguendo precise indicazioni del medico;
  • Dispostivi medici che servono a monitorare le condizioni di salute o sono necessari a scopo terapeutico. Ad esempio, siringhe, termometri, mascherine, cerotti, apparecchi per aerosol e prodotti ortopedici;
  • Alimenti a fini medici speciali, indicati nella sezione A1 del Registro Nazionale redatto dal Ministero della Salute. Fanno parte di questa categoria, ad esempio, i generi alimentari per chi soffre di sintomi legati al diabete;
  • Medicinali fitoterapici, cioè quelli formulati con ingredienti di origine vegetale. 

I prodotti in elenco rientrano tutti nell’ampia gamma dei medicinali detraibili, anche i dibattuti farmaci fitoterapici. La vendita di questi medicinali viene autorizzata dall’Agenzia Italiana del Farmaco, dopo un’accurata verifica che ne determina l’efficacia e la sicurezza. 

Quando superano il controllo, i fitoterapici diventano detraibili. Qualsiasi altro prodotto a base di principi attivi vegetali non approvato dall’AIFA, seppur con proprietà curative, non può quindi essere scalato dalle tasse annuali.  

Prodotti farmaceutici non detraibili

Come avrai notato, i prodotti da farmacia deducibili sono molti e di varia natura. Ci sono però anche spese farmaceutiche non detraibili dal 730. Gli integratori e i parafarmaci non sono detraibili, nemmeno se vengono prescritti dal medico e acquistati in farmacia. I prodotti appartenenti a queste due categorie non sono infatti considerati come veri e propri farmaci. 

Nello specifico, gli integratori vengono classificati come generi appartenenti all’area alimentare. I parafarmaci si distinguono dai medicinali tradizionali, perché su questi ultimi è sempre presente il codice AIC per i farmaci detraibili. Non si può inoltre ricevere la detrazione del 19% per gli alimenti senza glutine e quelli per neonati. 

Detrazione delle spese mediche

L’agevolazione a fini fiscali è valida anche sulle prestazioni mediche? La risposta è sì. Sono scalabili sia i servizi erogati dal medico generico, che quelli dello specialista. Rientrano nella detrazione:

  • Visite mediche specialistiche;
  • Prestazioni del medico di famiglia;
  • Rilascio di certificati medici;
  • Analisi di laboratorio;
  • Prestazioni di nutrizionisti o psicologi;
  • Interventi chirurgici;
  • Assistenza sanitaria o riabilitativa;
  • Acquisto di protesi sanitarie;
  • Cure termali;
  • Servizi di educatori con una qualifica professionale.

Per avere diritto alla deducibilità, è necessario che le tariffe pagate siano documentate dalla fattura. Se il servizio di cui si è usufruito è convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, l’Agenzia delle Entrate detrae dalle tasse tutto l’importo pagato.

Come richiedere la detrazione sulle spese dei farmaci

Ci sono due modi per richiedere la detrazione fiscale sui farmaci, a seconda di come decidi di presentare il 730. Si può scegliere di compilarlo in autonomia grazie ad un modello precompilato, che viene messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. 

Lo scontrino parlante viene automaticamente inviato all’Agenzia al momento stesso dell’acquisto, quindi il contribuente troverà già tutte le spese sanitarie detraibili inserite sul modello. 

Quando invece il 730 viene presentato tramite il CAF o il commercialista, è necessario mostrare tutti gli scontrini parlanti e le fatture rilasciati nell’anno precedente. Se, ad esempio, stai presentando il 730 relativo al 2020, dovrai recuperare i documenti di acquisto relativi al 2019. 

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