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Domanda invalidità civile: come funziona per gli anziani

Sintesi in 100 parole

Chi può presentare la domanda di invalidità civile e qual è il procedimento? Scopri tutti i passaggi leggendo l'articolo di Agapecoop

Domanda invalidità civile: come funziona per gli anziani

Vorresti garantire al tuo familiare anziano la migliore assistenza possibile e ti stai chiedendo se lo Stato metta a disposizione dei sussidi a tale scopo? La risposta è sì e in presenza di specifiche condizioni, potrai avanzare una domanda di invalidità civile. In questo articolo troverai tutte le informazioni sui requisiti necessari per avere diritto all’assegno di invalidità e il procedimento da seguire per ottenerlo. 

Abbiamo già parlato di accompagnamento anziani e come richiedere l’indennità ma può essere anche utile sapere come inviare nella pratica la domanda per la richiesta dell’invalidità. 

Riconoscimento dell’invalidità civile per gli anziani: requisiti ed importo

In genere, l’invalidità civile viene riconosciuta a chi subisce una riduzione della capacità lavorativa. Questa regola si applica solo alle persone sotto i 67 anni, cioè non ancora in età pensionabile. In ogni caso, anche una volta superato il limite di età previsto dalla legge, si può avere diritto a trattamenti previdenziali. 

Ebbene, l’anziano invalido avrà diritto al sussidio anche trovandosi in età pensionabile, ma con le dovute varianti. 

L’ovvia differenza è che, al superamento dei 67 anni, il metro di valutazione dell’invalidità non corrisponderà più alla riduzione della capacità lavorativa; dovrà invece calcolarsi in base all’abilità dell’anziano di svolgere i compiti e le funzioni tipiche della propria età. La domanda potrà essere presentata, ad esempio, per richiedere l’ invalidità civile per demenza senile.  

In questo caso, diversamente dall’assegno di accompagnamento, l’invalidità non dovrà essere totale per poter maturare il diritto al sussidio, ma verrà calcolata in percentuali. L’assegno di invalidità sarà garantito alle persone cui venga riconosciuto uno stato di invalidità maggiore o uguale al 74%. 

Le persone al di sopra dei 67 anni, che, per menomazioni fisiche o psichiche sarebbero normalmente classificate come invalide civili, non riceveranno però la normale pensione di invalidità. L’anziano con disabilità ultra sessantasettenne avrà invece diritto all’assegno sociale, a patto che il suo reddito non superi un certo limite e che non sia già destinatario di altri trattamenti previdenziali.

L’ammontare dell’assegno sociale è di 459,83 e viene percepito per 13 mensilità. Per l’anziano non sposato, il limite massimo di reddito annuo perché possa percepire l’assegno è di 5.977,79 €. In caso di pensionato coniugato invece, il limite viene calcolato tenendo in considerazione anche i redditi del coniuge ed è posto a 11.955,58 €.

Avvio della domanda di invalidità: il certificato del medico di base

Prima di descrivere nel dettaglio il procedimento per il riconoscimento dell’invalidità civile, è bene sottolineare che l’anziano ne avrà diritto solo qualora sia cittadino italiano o di un paese dell’Unione Europea (in quest’ultimo caso, solo se iscritto all’anagrafe del comune di residenza). Se è invece cittadino extracomunitario, il sussidio potrà essere erogato solo se il richiedente sia titolare di permesso di soggiorno di lunga durata. 

Accertata la presenza di questi requisiti anagrafici e di reddito, il primo passo che dovrai compiere sarà richiedere al medico di base la valutazione dello stato di invalidità. Il medico svolgerà una normale visita per determinare se sussistano delle infermità invalidanti e rilascerà un certificato medico. L’INPS mette a disposizione una lista dettagliata delle patologie che causano invalidità. Tra queste rientrano la cardiopatia, specifiche tipologie di asma o l’Alzheimer.

È importante che il certificato contenga tutti i dati previsti dalla legge, inclusi i dati anagrafici del richiedente e l’indicazione della patologia – o delle patologie. Una lieve imprecisione, rilevata dopo la trasmissione della richiesta all’INPS, potrebbe causare il rigetto della domanda e costringerti a ripetere l’intero procedimento daccapo. 

L’accertamento e la valutazione dell’INPS sulla domanda di invalidità

Conclusa la fase dell’accertamento presso il proprio medico, il passo successivo prevede il coinvolgimento dell’INPS. L’ente mette a disposizione dei medici un portale dedicato per la trasmissione dei certificati finalizzati alla richiesta di invalidità civile. Una volta inoltrato il certificato, alla procedura viene assegnato un codice identificativo, che il medico ti dovrà fornire insieme al certificato medico originale.

A partire da questo momento,  avrai a disposizione 90 giorni di tempo per presentare la domanda di invalidità civile, che potrà essere inoltrata:

  • in via autonoma, tramite il servizio online dell’INPS utilizzando il PIN (che potrai richiedere attraverso la pagina dedicata)
  • attraverso i CAF, il patronato o un’associazione di categoria dei disabili, la cui assistenza è garantita gratuitamente

Ora dovrai attendere che l’INPS trasmetta la tua richiesta di invalidità civile all’ASL territorialmente competente, che dovrà condurre un’ulteriore visita medica per accertare l’effettiva sussistenza dello stato di invalidità. Ricorda che durante questa visita dovrai mostrare al medico dell’ASL il certificato originale fornito dal medico di base dell’anziano. L’obiettivo di questa visita è infatti quello di permettere allo Stato di accertare quanto dichiarato dal tuo medico. 

Se l’anziano invalido non è nelle condizioni fisiche di lasciare la sua abitazione e non può essere trasportato, potrai anche chiedere al medico di base di inoltrare richiesta all’ASL per effettuare la visita a domicilio. Entro 5 giorni dalla richiesta, riceverai comunicazione della data e dell’ora in cui la commissione medica dell’ASL verrà a casa dell’anziano.  

L’ASL dovrà poi trasmettere all’INPS il verbale della visita, in cui viene attestata la presenza di condizioni invalidanti ai fini dell’attribuzione dell’assegno sociale. L’istituto previdenziale potrà decidere alternativamente tra prendere una decisione – di accettazione o di rigetto –   sulla domanda o di ordinare ulteriori accertamenti, qualora ritenga che i dati forniti non siano sufficienti.

Conclusione della fase di accertamento e inoltro della richiesta di invalidità all’INPS

Una volta conclusa la procedura di accertamento, riceverai una raccomandata con ricevuta di ritorno con la decisione presa dell’INPS. Nel caso in cui l’istituto previdenziale accerti la sussistenza di condizioni invalidanti, tali da far maturare il diritto all’assegno sociale, potrai inoltrare richiesta tramite il sito web dell’INPS. 

L’esito della decisione dell’INPS sull’invalidità però non varrà per sempre. Spesso, quando l’invalidità viene riconosciuta, la comunicazione che riceverai tramite raccomandata A/R indicherà anche la data in cui verrà effettuata una revisione. Questa ulteriore visita servirà a valutare se la patologia che aveva causato l’invalidità continua a persistere. Inoltre, quando l’invalidità viene riconosciuta, l’INPS può disporre controlli a campione, anche prima della data fissata per la revisione.

Le agevolazioni statali sono un aiuto prezioso per assistere gli anziani, ma ci sono anche dei servizi economici ed efficienti che possono fare la differenza.  Spesso gli anziani necessitano di farmaci ricorrenti e quindi è necessario andare dal medico e in farmacia di frequente.

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